

Il sonno dei bambini è spesso frammentato, agitato e può risentire del momento che si sta vivendo. Ad un anno dall’inizio della pandemia, in tanti hanno difficoltà nell’addormentarsi, si svegliano di notte, fanno brutti sogni. E dinanzi a questi problemi i genitori talvolta si sentono impotenti. Anche in vista della Giornata mondiale del sonno, quali strumenti è possibile utilizzare?
Sonno dei bambini: 10 consigli per farli dormire tutta la notte
Il metodo della dottoressa Axelrod
La dottoressa Sofia Axelrod, studiosa di neuroscienze, sleep coach e madre di due figli è l’autrice di “Fai la nanna tutta la notte” (Sperling & Kupfer), un libro che presenta un metodo scientifico basato sulle più recenti ricerche per far dormire i bambini. Con l’arrivo del suo primogenito Axelrod si è accorta che i classici consigli sul sonno rivolti ai genitori non funzionavano perché in conflitto con la scienza. Così ha sviluppato il suo metodo a partire dalle ultime scoperte sui ritmi circadiani dell’organismo e sulla base delle ricerche del laboratorio sul sonno e la cronobiologia diretto dal suo mentore, vincitore di un premio Nobel, il biologo Michael Young, premiato per avere isolato i geni responsabili del sonno. Dopo averlo testato sui suoi figli, il suo approccio innovativo ha aiutato tantissime famiglie.
Sonno dei bambini: i diversi approcci
«Dormire insieme, prendere in braccio, dare la poppata o lasciar piangere: ciascuno di questi metodi ha i suoi sostenitori, che li difendono con uno zelo quasi religioso e li considerano indispensabili per la salute e il benessere del bambino. Il problema è che le informazioni si contraddicono l’una con l’altra e non vanno a comporre un quadro coerente che spieghi quale sia il modo migliore per abituare il bambino a rispettare degli orari o a dormire per tutta la notte», spiega la Dottoressa Axelrod.
Metodo e disciplina
«Sono due i fattori principali che influenzano il sonno: le condizioni ambientali, in particolare la luce, e il nostro comportamento. Insieme, questi due elementi influenzano la durata e la qualità del sonno. Oltre a distillare i dati scientifici in consigli facili da applicare, spiego anche come usare con continuità l’arma più importante in assoluto per garantire il successo: la disciplina. Molti studi dimostrano che stabilire orari regolari per il bambino aiuta lui a piangere di meno e i genitori a sentirsi meno stanchi. Tra il caos di chi lascia decidere al bambino e le routine inflessibili che ignorano i suoi segnali c’è una naturale via di mezzo per stabilire gli orari giusti per genitori e figlio», rassicura l’esperta.