

La schisandra è una pianta con proprietà adattogene, efficace per potenziare la memoria e migliorare il metabolismo.
Questa liana arriva dall’Asia, dove raggiunge ben 8 metri di lunghezza e produce delle bacche rosse con forma ovale. Viene conosciuta anche con il nome cinese di Wu Wei Zi, che significa “cinque sapori”, questo perché i suoi frutti hanno un gusto unico che unisce dolce, acido, amaro, salato e piccante.
Sin dall’antichità la schisandra viene sfruttata per le sue proprietà benefiche, i suoi frutti infatti vengono fatti essiccare al sole e utilizzati per creare rimedi fitoterapici. Le bacche della pianta contengono i lignani, dei composti che possiedono proprietà antiossidanti e detox, ideali per depurare il fegato e, di conseguenza, per riattivare il metabolismo.
Non solo, la schisandra è utile pure per combattere la stanchezza psicofisica, regalare nuova energia in periodi particolari (come il cambio di stagione), migliorare la concentrazione e la memoria, agendo direttamente sul sistema cortico-surrenale. Come si assume questo rimedio naturale? Le bacche si possono acquistare in erboristeria o nei negozi specializzati. Sono disponibili sia sotto forma di estratto secco, ma anche in gocce.
Se volete sfruttare i frutti della schisandra a tavola, acquistate la polvere o le bacche essiccate, in questo modo potrete aggiungerle a tante preparazioni gustose, come le insalate, i dolci, i cereali, i frullati, le bevande e lo yogurt. L’unica controindicazione? Questo rimedio naturale non va mai riscaldato, perché perderebbe i suoi principi nutritivi a causa del calore.
In alcune persone può provocare disturbi allo stomaco, come reflusso, bruciore e acidità gastrica. Per questo motivo la schisandra è proibita per chi soffre di ulcera ed esofagite, ma anche per le persone affette da ipertensione endocranica, epilessia e pressione alta. Le donne incinta o che allattano dovrebbero sempre contattare il proprio medico prima di assumere la schisandra per evitare problemi e spiacevoli effetti collaterali