

Possono bastare due settimane per rimettersi in forma, a patto di seguire la giusta alimentazione. Povera di carboidrati e di grassi, la dieta Scarsdale aiuta a perdere peso in poco tempo se viene rispettato attentamente il piano settimanale.
Questo regime alimentare, come riportato sul sito ufficiale, è stato inventato negli anni ’70 dal cardiologo statunitense Herman Tarnower e prevede l’adozione di un piano nutrizionale settimanale da ripetere per due cicli, seguiti da due settimane di mantenimento.
Poiché si tratta di un regime dietetico piuttosto restrittivo, tanto che è sconsigliato praticare attività fisica nel periodo in cui lo si attua, è bene consultare prima il proprio medico. Possono esserci infatti particolari condizioni o patologie che andrebbero prese in considerazione prima di iniziare la dieta Scarsdale.
Ma vediamo in cosa consiste questo piano alimentare: il principio su cui si fonda il suo potere dimagrante è la chetosi. Questa condizione si sviluppa nel nostro organismo a seguito di una lunga privazione di carboidrati. I corpi chetonici sono delle sostanze acide che portano a un diverso metabolismo degli acidi grassi, e di conseguenza provocano una rapida perdita di peso.
Inoltre, agendo come soppressori della fame, i chetoni aiutano a raggiungere più in fretta l’obiettivo. È bene ricordare ancora una volta che, proprio in quanto piuttosto drastica, la dieta non deve essere prolungata per più di due settimane (escluso naturalmente il periodo di due ulteriori settimane per il mantenimento).
Il regime alimentare Scarsdale prevede un apporto calorico quotidiano di circa 800/1000 kcal e una precisa ripartizione degli elementi nutrizionali per ogni pasto, così formulata: il 43% deve essere composto da proteine, il 34,5% da carboidrati e il 22,5% da grassi. È importante bere molta acqua (almeno due litri al giorno) durante il periodo in cui si segue la dieta, per evitare la disidratazione dei tessuti.
Per quanto riguarda i cibi ammessi nel proprio piano alimentare, troviamo frutta e verdura in quantità, perché sono alimenti ricchi di fibre. La principale fonte di proteine dovrebbe essere costituita da carni magre (principalmente pollo e manzo) e da pesce. Alla dieta può essere aggiunto del pane integrale oppure del pane proteico.
Sono ammesse tutte le spezie, per insaporire i piatti senza usare un’eccessiva quantità di condimenti. Tuttavia, sono concessi anche limone, aceto e mostarda. Lo zucchero, invece, può essere sostituito da dolcificanti artificiali.
Per quanto riguarda le bevande, naturalmente la scelta migliore rimane l’acqua. Sono però permessi il tè e il caffè (purché si utilizzino dolcificanti), mentre al contrario dovrebbero essere messe al bando il latte, le bibite gassate e l’alcool.