

Seguendo una dieta con poco sale è possibile sgonfiarsi e controllare la pressione.
Come ricordato dagli esperti di Humanitas, l’aggiunta di sale agli alimenti va gestita tenendo conto del fatto che all’apporto di sodio contribuiscono numerose altre fonti. Tra queste è possibile ricordare i piatti già pronti, ma anche cibi a dir poco insospettabili come le fette biscottate e i biscotti.
Per questo motivo, oltre che moderare il sale aggiunto, è opportuno guardare bene le etichette dei prodotti che si acquistano al supermercato. Un altro consiglio utile per sgonfiarsi e prevenire una patologia grave come l’ipertensione consiste nell’orientarsi verso soluzioni diverse dal sale per insaporire i piatti.
Tra queste è possibile includere le spezie e gli aromi, che possono essere utilizzati per rendere più appetibili le verdure. Gli esperti della Fondazione Veronesi consigliano di usare moderazione anche nell’aggiunta di sale nell’acqua di cottura.
Esistono anche altri piccoli trucchi che permettono di seguire una dieta con poco sale. Tra questi, è possibile ricordare il fatto di limitare il ricorso alle salse pronte. Tornando un attimo al tema dell’acqua di cottura, ricordiamo l’importanza di salarla una volta raggiunta la metà del tempo necessario alla cottura.
Tanto semplice quanto utile al benessere è poi la scelta di non mettere la saliera in tavola. Inoltre, dal momento che la salute si costruisce curando l’alimentazione fin dalla più tenera età, chi ha figli piccoli dovrebbe evitare di salare il loro cibo almeno fino all’anno di età.
Proseguendo con i consigli da ricordare a chi ha intenzione di seguire una dieta con poco sale, è possibile ricordare l’importanza di limitare il consumo di insaccati, alimenti che dovrebbero essere portati in tavola non più di 2 volte a settimana. I migliori per la salute sono il prosciutto cotto e tutti quelli a base di pollo. Da non dimenticare è anche il fatto di limitare il consumo di alimenti conservati.
Se si punta a tenere sotto controllo la pressione, da evidenziare è anche l’influenza di potassio e calcio. Per aumentare l’apporto di questi minerali è cruciale consumare ogni giorno tre porzioni di frutta e almeno due di verdura. Molto utili per ottimizzare l’assunzione di calcio sono invece i legumi, che dovrebbero essere resi parte dell’alimentazione almeno due volte a settimana.
Prima di concretizzare questi cambiamenti nella propria dieta è opportuno consultare il proprio medico curante.