

Lo zenzero è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae. Nonostante si tratti di una pianta originaria dell’Estremo Oriente, oramai lo zenzero lo si coltiva e lo si trova con una certa facilità anche in Occidente. Anche qui in Europa, infatti, viene largamente utilizzato per insaporire piatti di ogni tipo (da insalate a salse, fino a condimenti e infusi), ma molte persone lo impiegano anche per beneficiare delle sue incredibili proprietà.
Lo zenzero infatti è prima di tutto un ottimo digestivo, ma poi è anche un valido alleato contro la ritenzione idrica, la nausea, l’influenza, la tosse, il mal di gola e il raffreddore, tanto è vero che viene considerato uno dei rimedi naturali per eccellenza a quelli che sono i tipici malanni di stagione. Proprio perché è ottimo in cucina ma anche efficace dal punto di vista benefico, e considerando anche il fatto che non è certo a buon mercato, qualcuno potrebbe essere stuzzicato dall’idea di provare a coltivarsi lo zenzero da sé e ad avere così una riserva tutta personale!
Come coltivare lo zenzero in casa
Per coltivare lo zenzero in casa basta procurarsi un vaso capiente (non meno di 30 centimetri di diametro), terriccio, argilla espansa, sabbia e rizomi biologici. Si parte col preparare il terriccio drenante unendo 1 parte di sabbia con 3 di terra.
Dopo di che si stende sul fondo del vaso un velo di argilla espansa, o di ciottoli, considerando che bisogna raggiungere almeno uno spessore di 2 centimetri. Si inizia quindi a riempire il vaso e a posizionare le radici di zenzero distanti l’una dall’altra giusto qualche centimetro (occhio a rivolgere i germogli verso l’alto). Infine si copre il tutto con del terriccio, senza arrivare alla fine del vaso, e si aspetta: i primi germogli compariranno entro poco tempo e, non appena cominciano a venir fuori, vanno ricoperti con dell’altra terra così che la pianta sia motivata a crescere ulteriormente e a sviluppare le radici.
Il vaso va posizionato in un luogo luminoso e annaffiato giusto quel poco che serve a tenere umido il terriccio: la pianta di zenzero infatti non vuole l’effetto “inzuppato”. Per quanto riguarda il periodo migliore, la coltivazione andrebbe fatta dalla fine dell’inverno fino all’inizio dell’estate, quindi per tutto il periodo della primavera. Lo zenzero d’altronde è una pianta che non rifugge dal caldo e dall’umidità, ma anzi, mal sopporta il gelo e la troppa acqua.