

Il cardo mariano è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Asteracee e caratterizzata da proprietà molto importanti per il benessere del fegato.
La sua assunzione è infatti un toccasana contro la steatosi epatica. Questa condizione, conosciuta anche con l’espressione “fegato grasso”, si contraddistingue per un eccessivo accumulo di trigliceridi a livello epatico.
Tipica di chi è in sovrappeso ma anche di chi assume quantità eccessive di alcool, la steatosi epatica riguarda un italiano su tre. Il cardo mariano aiuta a combatterla e a depurare il fegato grazie soprattutto alla presenza di un complesso di principi attivi noto come silimarina.
Costituito da flavonoidi, oli polinsaturi e da sostanze come quercetina e lapigenina, questo complesso ha un ruolo molto importante nella stabilizzazione della membrana delle cellule del fegato. Questo è fondamentale, in quanto garantisce una protezione dall’azione dei radicali liberi.
L’assunzione di estratti di cardo mariano e il conseguente incremento di silimarina nell’organismo permette inoltre di impedire che le sostanze tossiche contribuiscano alla formazione dei lipoperossidi, molecole molto pericolose per la salute del fegato.
In grado di stimolare la produzione di nuove cellule epatiche, il cardo mariano è un vero e proprio elisir di salute per il fegato anche dopo un breve periodo di eccessi alimentari (caso tipico delle settimane successive alle feste).
La sua straordinaria efficacia anti tossine si rivela utilissima pure in situazioni gravi, come per esempio le intossicazioni causate da funghi come l’Amanita Phalloide.
Come già detto, si può assumere sotto forma di estratto (in questo caso si punta spesso sull’estratto secco titolato in silimarina all’1% mantendosi tra i 600 e i 1200 mg al giorno), ma non solo. In commercio si possono trovare anche integratori in capsule e in polvere. In generale, si consiglia di sfruttare le proprietà di quest’erba preparando un decotto da bere dopo i pasti.
Prima di iniziare ad assumere cardo mariano come rimedio detox per il fegato è bene chiedere il parere del proprio medico curante e ricordare che questa pianta erbacea ha diverse controindicazioni. Tra queste è possibile includere la pressione alta, ma anche la presenza di calcoli a livello di bile, fegato e cistifellea.